Nel Documento programmatico di bilancio per il 2022 approvato dal Consiglio dei ministri il 19 ottobre 2021 si sancisce un nuovo rinvio della Plastic Tax.
La cosiddetta Plastic Tax è stata introdotta con la Legge 160/2019 (Legge di Bilancio 2020), in attuazione della Direttiva n. 2019/904/UE che mira a prevenire e ridurre l’impatto sull’ambiente di determinati prodotti in plastica ogniqualvolta siano disponibili alternative. La Plastic Tax è un’imposta applicata ai manufatti in plastica con singolo impiego (MACSI) con funzione di contenimento, protezione, manipolazione, consegna di merci o prodotti alimentari o che ne consentono la chiusura, commercializzazione o presentazione. Sono esclusi dalla tassazione i MACSI compostabili, i dispositivi medici e i MACSI adibiti a contenere e proteggere preparati medicinali.
La nuova tassa, che sarà pari ad euro 0,45/kg sull’effettiva quantità di materia prima vergine utilizzata per la produzione di manufatti in plastica monouso (MACSI), doveva originariamente entrare il vigore il 1° gennaio 2020 ma ha subito una serie di rinvii e si prevede ora che inizierà ad essere operativa da inizio 2023.
Le imprese coinvolte avranno più tempo sia per organizzarsi al fine di contabilizzare la plastica soggetta all’imposta sia per valutare possibili investimenti per una riconversione “green” dei propri processi. La norma istitutiva della tassa prevede anche aiuti alle imprese per sostenere questi processi di modifica ai processi con un credito di imposta sugli investimenti in nuove tecnologie e sulla formazione ai dipendenti.